Quello che non sappiamo sugli smartphone







Quello che non sappiamo sugli smartphone

Dietro ogni smartphone c'è una storia di sfruttamento


Usiamo quotidianamente il nostro smartphone, non potremmo vivere senza social e connessione. Il suono delle notifiche ci accompagna ovunque. Ma cosa portiamo realmente nelle nostre tasche?

Non sapevo neppure esistesse un minerale chiamato coltan, l'ho scoperto sfogliando il libro di geografia. E certamente non immaginavo che fosse fondamentale per la fabbricazione dei dispositivi elettronici: telecamere, cellulari e molti altri apparecchi elettronici lo contengono.

Ebbene, l'80% del coltan mondiale viene estratto in Africa, precisamente nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo. Alla ricerca del coltan si lavora fino a 12 ore in luoghi chiusi e pericolosi.

Dovrebbero essere miniere "verdi" cioè luoghi in cui lavorano solo adulti, ma purtroppo c'è da sapere che vengono impiegati anche bambini molto piccoli, anche se la legge lo vieta.

Chi possiede il coltan dovrebbe essere ricco ma ci basta vedere come sono le città, le case e le strade di questo paese per capire che le persone che lavorano nelle miniere non ci guadagnano proprio nulla.

Il tanto prezioso minerale si ottiene spaccando la roccia che lo contiene ed è composto da columbite e tantalio.

Il suo prezzo è di 20 dollari al chilogrammo, ma il guadagno di un lavoratore medio congolese è di soli 50 dollari al mese.

I veri profitti sono nelle mani di pochi e non vengono investiti nel paese. 

Tra le mani, senza saperlo, abbiamo il duro lavoro, l'infanzia infranta, la vita di uomini e bambini.

E' importante informarsi e capire cosa c'è dietro il nostro essere "moderni" e sempre connessi.


M. Michela Saba 

Illustrazione a cura di Giovanni Pinna 

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